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venerdì 15 luglio 2016

PALLAVOLO -FINALI REGIONALI- (9 agosto 2011)

Inviata: Anna Guarracino

Rossano Calabro: -Team Colli in gara
-Cronaca quasi diretta dell'evento-
 La squadra dei giocatori dei Colli, bene assortita e molto motivata, ha dato prova di bravura e di sportività alle finali regionali di pallavolo svoltesi ad inizio giugno a Rossano Calabro.
Invitata come reporter dell'evento sportivo per la cronaca giornalistica su questo sito, ho partecipato con entusiasmo a questa gara agonistica, come faccio sempre quando sono chiamata a dare il mio contributo alle iniziative organizzate dagli animatori del Paese per le persone del posto.  
Siamo partiti all'alba per essere presenti in tempo alle registrazioni delle squadre in gara, e, di filata, salvo qualche fermata per il caffè e per la colazione, siamo arrivati in sede in perfetto orario.
La spedizione, dalla duranta  di cinque giorni, è stata organizzata dal promotore nonchè allenatore della squadra, Pippo Fontana ed è stata sponsorizzata dagli stessi giocatori che, nell'occasione, hanno mostrato sana sportività e vivo spirito di socialità e di generosità.
Mi sono divertita tanto nel condividere con la squadra dei Colli questa interessante esperienza sportiva che racconto solo ora, e me ne scuso con i partecipanti, perchè impedita nei giorni scorsi dai tanti impegni professionali e sociali che non mi hanno dato tregua fino ad ora e solo adesso incomincio a vivere le sospirate vacanze estive, godendo del tempo libero.
La squadra, già prima di partire, ha eletto la sua "mascotte", scelta tra i bambini presenti nel ruolo di figli e di tifosi della squadra: Emily è il suo nome.

E' una bellissima bambina che ha affascinato tutti noi per la sua grazia e per la sua dolcezza tanto che io, nel ruolo di reporter della squadra, non ho potuto far a meno di fotografarla in varie occasioni. Una riprova sono gli scatti sottostanti che la riprendono in braccio alla sua simpatica e affettuosa mammina:


Arrivati sul posto, abbiamo voluto regalarci uno scatto di gruppo per evidenziare la nostra compatezza di squadra e di tifoseria e per averne un ricordo al ritorno.

Poi, sistematici nei nostri gradevoli alloggi, abbiamo perlustrato i luoghi del residence che ci ha accolti per verificarne il gradimento perchè ovviamente oltre alle gare ognuno di noi aveva in mente altri propositi.
A giudizio di tutti la struttura non è per niente male: offre di tutto e ce n'è per tutti i gusti: campi da gioco, piscine, spiaggia con lettini, angolo di ristorazione, negozi per lo shopping e lunghi viali per il passeggio.






E tutto questo ci rende più "gassati" perchè ci si rende conto della reale possibilità di concretizzare le proprie aspettative, di gioco ma anche di relax.
Le gare finali delle partite di pallavolo, a livello regionale, iniziano quasi subito e i nostri giocatori subito si preparano per scendere in campo: sono entusiasti, motivati e forti, quando si avviano a fronteggiare la prima squadra rivale.  






Irriconoscibili nelle performance e nelle intuizioni, mantengono fede allo schema d'azione condiviso con l'allenatore; si consultano all'occorrenza e segnano diversi punti; si distanziano per breve tempo dalla squadra avversaria ma poi vengono rincalzati e raggiunti.
Intanto la tifoneria dalla tribuna alza la voce e incita a non mollare... la gara si fa sempre sempre più avvincente e presto si conclude con una sconfitta quasi inaspettata.






...per fortuna la disfatta del primo giorno non ha avuto alcuna ripercussione sullo spirito d'unione tra i giocatori e la tifoseria, nè ha spento il sorriso dei partecipanti. 


E contrariamente a quanto si potesse pensare, di sera, a tavola non si è respirata aria di delusione, anzi tutti si sono mostrati di buon appetito, ma hanno dovuto contenersi per la richiesta sportiva che impone la "dieta misurata". Solo noi della tifoseria abbiamo potuto godere a pieno di tutte quelle prelibatezze culinarie che gli organizzatori della manifestazione sportiva hanno messo a nostra disposizione.





Certo è che dopo cena, nessuno vuole andare a riposare.
Tutti sanno che in queste strutture vacanziere di notte c'è la discoteca con la sua rombante tecno-musica, con i suoi frenetici balli e gli affascinanti fuochi pirotecnici: -Come assentarsi da un simile evento?
Detto fatto, ci si va!
Anche i piccoli del gruppo chiedono di partecipare e vengono accontentati.
Tutti si ritirano nelle proprie stanze per l'obbligato rito della doccia, premessa ineludibile delle successive fasi di preparazione per una notte fuori dall'ordinario.
L'appuntamento è per tutti nello spazio antistante all'ingresso delle nostre stanze.
E poco importa se al mattino dopo non si sarà in piena forma.







Alle tre del mattino chi, come me, s'era convinto che s'andasse finalmente a letto dopo la chiusura della discoteca si è sbagliato di grosso. 
Sulla strada del ritorno nelle nostre camere siamo passati per la piscina olimpionica e incamminandoci lungo i bordi ci siamo guardati intorno: tutto era tranquillo, l'aria tersa e fresca sebbene ci fosse un'oscurità impenetrabile e un silenzio sommesso. Ad un tratto, mentre mi intrattengo a parlare con alcuni membri del gruppo sento un tonfo deciso, mi giro e li vedo tutti in acqua a battere i denti per il freddo del gelo notturno.
Sono loro, proprio loro... le teste più calde della squadra di pallavolo: hanno pensato ad un tuffo non programmato mentre noi altri ci stavamo a preoccupare per il ritardo segnato e per le gare della mattinata che di lì a poco si sarebbero dovute disputare. 












Di andare a dormine non se ne parla, neppure dopo il rientro in camera e dopo gli scontati richiami degli altri vicini di stanza: sembrano obbligatorie anche le foto delle  bravate appena fatte!






Le poche ore rimaste prima della colazione del mattino vengono trascorse in una sorta di dormiveglia imposta dall'ansia di prestazione per la prossima giornata. Ma è da non crederci: sono appena le otto e tutti stanno in piedi! Perfettamente desti e gagliardi, bussano alla mia porta per sollecitarmi ad andare con loro.
Chiedo venia: non sono abituata a questi ritmi e sono stanca; vorrei dormire ancora un po' ma non mi si dà l'opportunità: vengo richiamata da più voci al mio dovere di tifosa e di cronista.

Mi alzo, mi preparo e li raggiungo in sala pranzo per la colazione.


Di lì a poco mi stupisco nel vederli già tutti pronti per la partenza.
In palestra, scendono in campo e conducono con fierezza la loro battaglia in gioco nonostante un evidente calo di energia soprattutto nel secondo set. 






Devo ammettere che l'impegno c'è stato; le prestazioni sono state alte e qualificate e anche l'inventiva non è mancata...




E poi tutti giù per terra per la foto finale.


Ritorniamo al villaggio per il pranzo e intanto, nel primo pomeriggio, anziché dormire in attesa delle partite serali, ci sfidiamo a carte, grandi e piccoli, e così mi guadagno onestamente i miei primi caffé, mentre le miei nipotine, giocatrici nella squadra, studiano per zittire quel sottile senso di colpa che fa capolino in loro tra una bravata e un'altra. 












Verso le 17.00 la squadra di pallavolo dei Colli è pronta per l'ennesima sfida...

















 I nostri giocatori con onore lasciano il campo: hanno perso, ma con con dignità tant'è che l'arbitro, a fine partita, si è congratulato con loro per la correttezza mostrata in gioco.
A sera i festeggiamenti... 



 I giorni seguenti sono stati pressapoco come questi già narrati, ma per onor di cronaca allego alcuni scatti fatti in occasione del festeggiamento del compleanno di Pippo.






Da parte mia esprimo ancora una volta a tutti i giocatori della squadra dei Colli i miei più sinceri complimenti per le gare disputate e il miei sentiti ringraziamenti per questi bei giorni trascorsi insieme.

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