La
felicità è di questo mondo?
Sembra anacronistico parlare di felicità in tempi di crisi acutizzata,
quando intorno a noi c’è tanta miseria, in termine di povertà, corruzione e
violenza, e invece non è così.
A dimostrarcelo è il libro “La felicità è di questo
mondo?”, fresco di stampa, di
una giovane scrittrice vicana, Manuela Rossi, che, da tempo, è alla ricerca del
paradigma della vera felicità che lei vorrebbe per sé e per il
prossimo.
Una chimera, qualcuno potrebbe pensare e invece l’autrice, con fare
modesto, dimostra il contrario: indaga, “tra i suoi amici e tra gli amici
degli amici”, e mette a confronto idee, pensieri ed esperienze di persone
molto diverse tra loro, per condizioni sociali e culturali, con in comune la
sola voglia di vivere profondamente in coerenza con i moti del proprio spirito;
raccoglie poi queste interviste realizzate e nel libro le presenta una dopo
l’altra, a ritmo incalzante; pubblica infine il lavoro e invita il lettore a
tranne le conclusioni con una sua personale risposta alla controversa
domanda.
Ne viene fuori un lavoro editoriale eccezionale e originale: bello da
leggere, ma soprattutto stimolante e incoraggiante per chi è alla ricerca della
propria auto-realizzazione e ancora ne sente lontano
l’obiettivo.
Il libro, in sintesi, è un vero inno alla positività, all’ottimismo, alla
gioia di vivere tanto che chi si appresta a leggerlo ne può trarre solo validi
insegnamenti, spunti di riflessione, esempi concreti di vita nonché messaggi
illuminanti, intrisi di fiducia e di
speranza.
Mi onora il fatto che l’autrice tra gli intervistati abbia inserito anche
me.
Quando mi parlò di questo suo progetto editoriale non mi resi conto del
suo futuro sviluppo, ma subito mi mostrai disponibile, coinvolta, come fui, dal
suo entusiasmo e dal suo interesse per l’argomento.
Risposi con estrema sincerità alle sue domande mettendomi a nudo davanti
a lei che non cercava risposte formali, incerte o di comodo, ma indagava proprio
sulla mia essenza.
E ora, a lavoro finito, che dirle!
Poche parole di stima e di affetto: -Cara Manuela! Mi hai sorpreso con
questo tuo nuovo lavoro.
Ho letto tutto d' un fiato il tuo libro e ne sono rimasta profondamente
colpita.
Se hai cercato con tutto il cuore la felicità, come dici nella premessa,
credo che con questo lavoro tu l’abbia raggiunta e hai permesso anche ad altri
di raggiungerla o perlomeno di capire che è possibile trovarla e
provarla.
Sfogliare, pagina dopo pagina, questo tuo originale album, non di foto ma
di riquadri di vita, ben dipinti, è davvero un piacere che allieta il cuore,
ravviva la mente e risveglia lo spirito.
Concludi ringraziando le persone coinvolte nella tua ricerca e i lettori
di questo tuo nuovo libro e auguri loro una vita appagante e piena di gioia
ebbene io ti voglio rigirare ringraziamenti e auguri perché tu possa arrivare ai
gradini più alti della scala motivazionale, a dirla con Maslow, per raggiungere
la tua massima autorealizzazione e, nel contempo, invito tutti a leggere questo
tuo scritto e a farne tesoro, con la speranza che poi, sospinti dalle tue parole e dalla tua
ricerca, tutti vadano fiduciosi alla conquista della propria
felicità.
Anna
Guarracino
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