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giovedì 14 luglio 2016

Lete...a tutti altri sapori esto è di sopra. (16 Agosto 2013)

Oblio... dolce oblio
Ne hanno parlato Platone, Virgilio e Dante e tutti per ricordarne il pregio delle sue dolci, fresche acque che è quello di far dimenticare il passato.
Anch'io ho voluto immergermi nel Lete per sperimentarne i benefici, che Dante così descrisse:
"Da questa parte con virtù discende
che toglie altrui memoria del peccato;
da l'altra d'ogne ben fatto la rende.

Quinci Letè; così da l'altro lato
Eünoè si chiama, e non adopra
se quinci e quindi pria non è gustato:
 a tutti altri sapori esto è di sopra."
E così dopo una lunga scarpinata per il borgo medioevale di Prata Sannita, ho liberato i piedi gonfi dai sandaletti in cui erano castigati per immergerli nell'acqua corrente del fiume Lete.
Un freddo intenso ha pervaso il mio corpo e i piedi anzichè rinfrescarsi si sono congelati. Li ho ritratti confusa.
La calura del sole estivo della giornata constrastava con quell'effetto inaspettato: le acque del fiume Lete sono davvero speciali, gelide, cristalline e sorprendenti.
In un attimo ho compreso lo stupore dei grandi del passato per la proprietà di quest'acqua che causa davvero l'oblio.
In un attimo ho dimenticato la stanchezza della giornata e, dopo aver sostato con piacere sulle sue rive, ho ripreso rinfrancata e felice, il cammino...
L'itinerario che ho scelto per questa gita nel Parco Matese è consigliabile a tutti gli amanti della natura, selvaggia e incontaminata.
Insieme alle mie amiche siamo partite con l'auto di buon mattino. Arrivati all'autostrada Napoli-Caserta, siamo uscite a Caianiello e ci siamo dirette a Prata Sannita, passando per Capriati al Volturno e Fontegreca.

La prima meta è stata la fonte del fiume Lete e, chiedendo in giro, abbiamo individuato la fontana pubblica del posto dove siamo andate a dissetarci. C'era una lunghissima fila di gente in attesa di riempire i loro contenitori, ma per fortuna ci hanno dato la precedenza e allora abbiamo capito che la lunga attesa è giustificata dalla qualità dell'acqua minerale della sorgente.


Abbiamo poi raggiunto Prata Sannita e qui abbiamo visitato il paese, il castello, il suo borgo medioevale per immergerci subito dopo nell'acqua del fiume Lete.






Da qui ci siamo inoltrato nella zona dei tre laghi attraversando l'oasi del wwf "Le Mortine".
Il lago di Gallo Matese, il lago Letino e il Lago Matese, in Miralago, ci hanno affascinato, ognuno per un motivo diverso.




In queste zone abbiamo sostato a lungo fino a fermarci lungo le rive del lago Matese dove abbiamo pranzato e cavalcato a lungo.




Poi, dopo un lungo giro nella Valle Agricola del sannito, abbiamo ripreso la strada del ritorno, passando per Alife. 

Per chi vuole vedere altre foto, basta cliccare sulla cartella dell'album dei ricordi il cui link è il seguente:

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