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sabato 23 luglio 2016

Una notte magica -Estate 2009 (21 giugno 2009)

E' ARRIVATA L'ESTATE 2009!!!
21 - 24 GIUGNO
Il 21 giugno è una data fatidica.
Tutto nasce dai ritmi immutabili, scanditi dai fenomeni astronomici, come avviene il 21 dicembre, giorno del solstizio d'inverno, così anche il 21 giugno.
Il solstizio d'estate è un momento misterioso, quasi magico: il sole raggiunge il punto più alto.
Già in epoca pre-cristiana l'uomo aveva notato che dopo il 21 giugno il sole sembrava fermarsi e tramontare sempre nello stesso punto. Infatti, la parola solstizio deriva dal latino sol "sole" e sistere "fermarsi".
Nel solstizio d'estate il sole si ferma sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto fino al 24 giugno, giorno in cui ricomincia a muoversi, sorgendo sempre più a sud dell'orizzonte.
Il fenomeno del sole "fermo" appariva in antichità mistico e misterioso: solo una grande magia poteva dare un risultato così impressionante.
Oggi, naturalmente, sappiamo che la spiegazione è da ricercarsi nel movimento della Terra intorno al Sole, ma in passato si pensava che il sole si fermarsse per unirsi con la luna in uno sposalizio davvero originale, che creava un connubio che caricava di energia il mondo, riversando i poteri positivi del fuoco, provenienti dal sole, e dell'acqua, derivanti dalla luna.
Così in epoca precristiana questo periodo era considerato sacro e propizio per l'agricoltura e per i raccolti.
Acqua e fuoco sono anche elementi di sacralità cristina.
 Così con l'avvento del Cristianesimo i riti pagani sono stati assorbiti dalla notte di San Giovanni, anche in virtù degli attributi del santo, cioè acqua e fuoco, tradotti poi dalla tradizione nelle usanze popolari di accendere grandi falò e di raccogliere la rugiada all'alba.
Ecco perchè la notte tra il 23 e 24 giugno è considerata magica: l'acqua ed il fuoco, il sole e la luna, il mondo naturale e quello soprannaturale si compenetrano e accadono cose inispiegabili.
Shakespeare le ha descritte in una sua famosa opera "Sogno di una notte di mezza estate...."
Fin dai tempi remoti, dalle lontane terre del nord alle coste del Mediterraneo, la notte di San Giovanni, è considerata una notte speciale, carica di misteriose magie.
In tutte le campagne di ogni parte d'Italia, la festa del 24 giugno era festeggiata con falò e riti collegati agli antichi culti solari.
Non a caso la ricorrenza cade, durante il solstizio d'estate, tempo che per gli agricoltori ricorda la mietitura, con chiaro riferimento alla simbologia del fuoco e alle sue funzioni purificatrici e propiziatrici.
Ma veniamo un pò alle leggende e alle credenze.
Si dice che le erbe raccolte nella notte di San Giovanni abbiano un potere magico perché benedette dalla rugiada del santo e dagli influssi astrali e perciò sono considerate come amuleti in grado di scacciare malattie e sortilegi. Fatte seccare al sole si utilizzano per preparare in inverno decotti e bevande calde, per non parlare di "pozioni magiche o di incantesimi".
Ogni luogo ha il suo elenco di piante: la verbena, la lavanda, la menta, il biancospino, il sambuco, il vischio, il sambuco, l'aglio, la cipolla, il corbezzolo, la ruta ed il rosmarino.
In epoche in cui la medicina era inesistente e solo il soprannaturale sembrava dare aiuto, si usava preparare l'acqua di San Giovanni: una mistura miracolosa che si dice prevenisse ogni male. Per confezionarla, il 23 giugno bisogna raccogliere foglie e fiori di lavanda, mentuccia, ruta  e rosmarino, metterle a bagno in un bacile colmo d'acqua e lasciarlo fuori tutta la notte all'esposizione dell'influsso della luna. La mattina successiva ci si lava con quest'acqua, per rendere la pelle bella e forte e preservarsi dalle malattie e dalla malasorte.
Diamo credito alle credenze dei nostri antenati e poi... tentare non nuoce!
Un altro elemento vegetale che assume particolare importanza sono le spighe. Per assicurarsi una lunga discendenza bisogna raccoglierne tre e disporle sul letto, in modo da proteggere la fertilità e allontanare le sventure. Una treccina di spighe d'orzo e di avena, legate al tronco di noce all'alba del 24 garantiva un ottimo raccolto di noci, un tempo neccessario per l'alimentazione invernale.
Così come il fuoco anche l'elemento acqua riveste un'importanza fondamentale nelle credenze popolari: l'acqua intesa come umidità della rugiada. Infatti, la rugiada della mattina del 24 giugno ha il potere di curare, purificare e fecondare ogni malanno.
La rugiada veniva raccolta stendendo a sera un panno sull'erba e strizzandolo poi il mattino successivo.
Si dice anche che l'acqua, attinta la mattina del 24 al pozzo scoperto per tutta la notte, avesse proprietà curative.
Bagnarsi nell'acqua di mare all'alba del 24 si diceva potesse scacciare i dolori reumatici.
In realtà nulla di ciò ha basi scientifiche.
L'effetto placebo può fare miracoli e forse proprio su questo si basano i rituali e il loro consolidarsi nel tempo in forma di verità.
Ma, ogni tanto, lasciamoci andare alla magia... per una notte dimentichiamo il traffico, il lavoro e ascoltiamo i ritmi della natura, osserviamo il cielo stellato e lasciamoci accarezzare dalla fantasia.
Inizia l'estate... momento bello e indimenticabile di tutto l'anno.
Vivere insieme all'aria aperta, giocare e divertirsi nel rispetto della natura e dei luoghi, è questa la ricetta più bella, la cura antistress più consigliata.
La magia della stagione inizia e noi vi auguriamo di vivere  e di godere un' indimenticabile estate 2009.


                IL COMITATO 

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