domenica 5 novembre 2023

"È felice chi sa correre, a piedi nudi, verso l'ignoto".

 "È felice chi sa correre,

a piedi nudi, verso l'ignoto"


Ero presente a un incontro in cui una dirigente presentava un modello innovativo di scuola moderna, basato sull'indirizzo musicale. A me non piaceva e provavo gioia a pensare che ormai ero fuori da quell'ambiente scolastico che non accettavo più per come stava diventando.

Fiera di potermene andare, proprio perché non ne facevo più parte, mi alzai dalla sedia sulla quale stavo comodamente seduta per dirigermi all'uscita e solo allora mi accorsi che stavo scalza.

Mi imbarazzò la condizione perché se mi avessero visto camminare tutti i presenti se ne sarebbero accorti. Ma facendomi coraggio guadagnai, spedita e contenta, l'uscita e da lì mi incamminai per i sentieri di un antico borgo.

Ero stranamente felice, pur non conoscendo quel luogo e non sapendo dove avrebbe condotto il sentiero che mi apprestavo a percorrere.

Mi sorprendeva la sensazione che percepivo camminando a piedi nudi sulle grosse pietre della via e sul fogliame.

Il sopraggiungere di una moto mi costrinse a scansarmi perché il viottolo era stretto e non concedeva lo spazio a me e al mezzo. Fu lì che incontrai due donne del posto con le quali continuai a camminare, chiacchierando un po' del più e del meno. Chiesi il nome del Paese, ma loro, pur decantandomene le bellezze naturali, non me lo dissero. Però, al momento del distacco, mi indicarono la strada da fare per arrivare al centro: si trattava ancora di uno stretto e ciottoloso sentiero, che passava inizialmente tra strette e alte mura e conduceva poi all'aperto, dove, a detta delle mie accompagnatrici, avrei trovato posti panoramici di ineguagliabile bellezza.

Lo intrapresi con gioia, avendo tempo a disposizione e ancora voglia di camminare.

Ero sola, ma felice. Mi guardavo attorno ammirando ogni dettaglio di quell' insolito paesaggio.

Mi soffermavo all'ombra degli alberi e ascoltavo il canto degli uccelli; alzavo gli occhi al cielo e mi perdevo nel suo immenso azzurro; guardavo i miei piedi nudi e godevo del loro contatto con il suolo.

Perché non me l'ero mai concesso prima?

Provavo un senso di libertà assoluto: camminavo, lentamente e in modo non convenzionale, su un sentiero sconosciuto che non sapevo dove mi avrebbe condotta.

Ero stranamente felice e fiduciosa pur non conoscendo la meta.

Che fosse proprio questa la strada della felicità!

Credo di sì. Secondo me, "è felice chi sa camminare, a piedi nudi, verso l'ignoto".

lunedì 28 agosto 2023

Colli Street Strit: un evento oltre il prevedibile

 Colli Street Strit: un evento oltre il prevedibile

C’è voluto coraggio a pensare di realizzare qui ai Colli di Fontanelle un evento festoso, nuovo e originale, capace di contenere in sé elementi della tradizione e dell’innovazione e di conformarsi pienamente allo spirito delle iniziative “R...estate Sintonizzati”,  promosse dal Comune di Sant’Agnello: trattasi di “Colli Street Strit”. 

Certo un’idea del genere non poteva non nascere nel Paese che ha dato il via alle Sagre in Penisola Sorrentina. Difatti, come tanti anni fa, l’evento è stato concepito come un momento estivo distensivo, ma non futile, e come allora c’è stato lo stesso entusiasmo e la medesima voglia di mettersi in gioco e di stupire. 

Guidati sapientemente dalla nostra rappresentante politica, Rosa Mastellone, dal presidente dell’Ass. Nuovi Orizzonti Giuseppe Gargiulo e dal direttore artistico Beppe Gargiulo, gli organizzatori hanno ideato e realizzato in pochissimo tempo questo sorprendente evento tenutosi il 26 e il 27 agosto. 

La loro bravura si è evidenziata soprattutto nella capacità di coinvolgere buona parte degli abitanti del paese, soprattutto giovani, ma anche altre Associazioni, come “Vespe di Cherea”, Pro loco, come quella di Sant’Agnello, le Cooperative come quella Sociale  “Alma” e quella agricola "Fontanelle" Commercianti, Contadini e Artigiani, Artisti e Musicisti tra cui il nostro insuperabile maestro di mandolino, Raffaele Esposito.

 

L’idea fondante è stata quella di articolare il tutto sull’invito rivolto al visitatore di guardarsi intorno con attenzione e di riflettere su quanto osservato durante il percorso “Street strit”, tracciato in via Colli di Fontanelle, dalla scuola, presso la piazza principale, e la chiesa. Di qui l’installazione, in alcuni punti chiave del tragitto, di “moderne creazioni artistiche” il cui significato è stato lasciato alla libera interpretazione dell’osservatore. 

Così, chi è venuto alla rassegna si è trovato subito immerso in un’ atmosfera di festa: ha visto nastri colorati svettare in alto; ha udito  musiche e canti folcloristici per la strada; ha incontrato animatori spiritosi e coinvolgenti; ha sbirciato tra tante bancarelle con su  prodotti naturali o artigianali e tant’altro. 


Ma ecco la novità! Egli, di tanto in tanto, ha potuto scorgere scarpette rosse, sbucare dal prato; ha intravisto tra i cespugli strani volti inespressivi;  ha visto sui muri cartelloni con scritte illeggibili e giochi enigmatici; ha letto moniti e/o esortazioni; ha incontrato “Madre natura” tutta vestita di verde fogliame; ha trovato composizioni di fiori sbucate da vecchi jeans, sedie vuote in mezzo al giardino e, in un angoletto remoto, un giovane uomo, afflitto da un bisogno fisiologico impellente. 

Intanto, il buongustaio ha potuto assaporare squisiti panini con salsiccia e contorni di patatine o di melanzane a funghetti e ha potuto consumare il pasto scelto nel salotto del contadino, sedendosi su balle di fieno. Qui ha trovato anche libri da portarsi a casa, con il tacito invito alla buona lettura.

 

Ha poi potuto gustare il fresco formaggio, fatto sul posto, dagli esperti del caseificio “La Rocca” e bere il mosto, prodotto durante la vendemmia in presenza, nella “Vineria dei Fratelli Pane”, entrambe  aziende del posto.

 Che altro dire se no... w la festa, w il divertimento, w la cultura e w l’invito a usare il proprio senso critico, in tempi in cui si predilige il pensiero unico.

 È qui l’essenza di questo nuovo evento che ci auguriamo possa avere in futuro altre edizioni, semplici e simpatiche, come questa di quest’anno.

Anna Guarracino