Un itinerario davvero interessante quello organizzato a Gubbio, in
Umbria, dal nostro parroco, don Tonino, per la nostra Comunità dei Colli di
Fontanelle.
Eravamo in tanti e siamo partiti giovedì di buon mattino.
Il pullman ci aspettava in piazza.
Il pullman ci aspettava in piazza.
Siamo arrivati a Sigillo, frazione di Gubbio, verso mezzogiorno.
Abbiamo consumato il pranzo a sacco in una prateria, destinata al pascolo
estivo delle mucche e situata al centro dell'immenso parco di Monte Cucco. Subito
dopo ci siamo incamminati lungo il pendio della montagna per andare a visitare
la grotta sotterranea.
Qui siamo scesi nel pozzo Miliani, attraverso una ripida scala
metallica, che ci ha portato nelle viscere della terra, a più di 27 metri di
profondità, e poi, camminando in strette gallerie, tra cunicoli e strettoie,
abbiamo ammirato stalattiti e stalagmiti di indubbia bellezza: infatti qui, nel
sottosuolo, l’acqua, scorrendo tra le rocce ed erodendo e levigando le pietre
nei millenni, ha creato sculture straordinarie e disegni in rilievo sulle
pareti della grotta, ai quali ognuno di noi ha dato interpretazioni diverse in
base alla propria immaginazione. A tratti le gallerie si allargavano in spazi
enormi denominate sale e tra questa abbiamo visitato la Cattedrale e la Sal
Margherita, mentre la guida ci ha fornito ragguagli sulla loro origine e sulla
loro storia.
Ripreso il viaggio siamo arrivati nel tardo pomeriggio nella città
di Gubbio e, dopo la sistemazione nelle stanze, siamo andati a visitare la
Chiesa eugubina di San Francesco d’Assisi, e qui ci siamo fermati a meditare
sulla vita del santo e soprattutto sull’incontro che ebbe con il lupo vorace.
In questa chiesa, costruita sulla proprietà della famiglia
Spadalonga, amici di Francesco, è
inglobata anche una parte della loro antica abitazione: quella dove presumibilmente
Francesco ricevette oltre ad una calorosa accoglienza anche il primo saio.
Il mattino successivo siamo andati a visitare il Centro Storico
della città e abbiamo ammirato la bellezza delle antiche chiese locali che
conservano all’interno opere d’arte, sculture, storie e tradizioni locali che
ben attestano la fama di Gubbio, considerata da sempre come una delle più belle
città culturali e religiose dell’Italia.
Nel pomeriggio, dello stesso giorno, ci siamo fermati in albergo
per meditare su quanto stavamo apprendendo, camminando sui sentieri di San
Francesco.
Sabato, nel terzo giorno di vacanza, abbiamo raggiunto con il
pullman la parte alta di Gubbio, fermandoci sul Monte Ingino per visitare il
santuario di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio. Qui sono custoditi i famosi ceri
di Gubbio: un’opera in legno che viene portata in processione dagli eugubini
una volta all’anno, alla festività del santo Patrono, con il rito solenne,
popolare e antichissimo, della Corsa dei Ceri che si svolge sul tratto più
ripido della salita da Gubbio.
Un veloce giro in funivia per ammirare dall’alto il panorama della
città e poi, tutti, in gruppi liberi, ce ne siamo andati in giro, per esplorare
la zona del parco.
A sera ci siamo deliziati con un allegro Karaoke/corrida che ci ha
permesso di ballare e cantare tutti insieme.
Domenica, a conclusione del percorso, siamo ritornati di nuovo
nella Chiesa di San Francesco per attraversare tutti insieme la porta santa dell’anno
giubilare, dedicato alla Misericordia divina.
A tardi sera, siamo rientrati in parrocchia, tutti contenti
per questa bella esperienza spirituale vissuta in serenità, tra passeggiate,
visite, giochi, momenti di relax e di riflessione.
La parola ai partecipanti:
Grazie a don Tonino e a tutti i compagni del gruppo per questo splendido cammino di fede a Gubbio.
È stata una bellissima esperienza, innanzitutto per i magnifici luoghi visitati; anche le grotte, il cui ingresso ci aveva impaurito, si sono rivelate un modo per avvicinarci al mistero di Dio.
È stata una bella esperienza per i momenti di preghiera e di fratellanza vissuti insieme che hanno avuto il culmine nel percorso giubilare nella chiesa di s. Francesco e nella S. Messa.
Grazie a tutti, Teresa Esposito.
Itinerario spirituale ma soprattutto esperienza di condivisione, la vacanza spirituale a Gubbio è stata un'esperienza arricchente sotto molti punti di vista.
Mi scopro tornata a casa diversa e più ricca e tutto ciò grazie alle persone nuove incontrate ma anche alle vecchie conoscenze riscoperte, ai ragazzi entusiasti e ai bambini instancabili, al Don che ci ha accompagnato, alle esperienze emozionanti e ai tranquilli camminamenti sulle orme di Francesco.
Sopra tutti però devo ringraziare il lupo e l'avermi concesso di fare la sua conoscenza.
L'ho guardato negli occhi e ci ho visto tante cose, tanti atteggiamenti ingiuriosi, tante diversità mal digerite, tanti stranieri scacciati, tanti poveri abbandonati, tanti animali maltrattati, tanti malati rifiutati, tante povertà dell'essere umano. Non so se i miei peccati sono stati rimessi al passaggio di quella porta "santa" per volere degli uomini ma l'importante è aver trovato una strada e cercare altre porte da cui passare.
Grazie Vittoria.