Benvenuti al sud…
Non
basta spostarsi più di tanto per trovare angoli di paradiso, né sono necessari
tempi lunghi e spese eccessive.
In
quattro giorni, spostandoci verso il sud e passando da una spiaggia del mar Tirreno, quella di Santa Maria di
Castellabate ad altre sull’Adriatico, come quelle di Giovanazzo e Poligliano,
abbiamo visitato luoghi incantevoli che ci hanno affascinato per la loro
bellezza e originalità.
A
coronare il tutto è stato il giorno di sosta ad Alberobello prima del
malinconico e forzato rientro.
Tramonti suggestivi e panorami mozzafiato ci hanno accompagnato per tutto
il viaggio.
La
prima notte, dopo aver visitato il paese di Santa Maria di Castellabate e fatto
il bagno nelle acque limpide del suo bel mare,
l’abbiamo trascorsa in una stanza di un albergo con balcone affacciato
sul mare. Di notte si sentiva il fragore delle onde che, sospinte dai venti in
una tempesta fuori-stagione, battevano incessantemente sugli scogli dando vita
ad un inaspettato e insolito concerto notturno.
Il
giorno dopo è iniziato con una bellissima passeggiata mattutina sul lungomare e
a seguire l’ennesimo bagno nelle acque agitate del mare
locale.
Prese
dalla foga di cavalcare le grandi onde che si riversavano a riva non abbiamo
sentito la voce del bagnino che ci richiamava al rispetto della bandiera rossa e
ci definiva “troppo irrequiete” invitandoci gentilmente a stare meno in acqua e
a risalire in riva.
Di
pomeriggio eravamo già in partenza per Giovinazzo.
Stabiliteci in un albergo sul mare, abbiamo visitato il posto rimandando
la passeggiata sul lungomare al mattino successivo.
Dopo
colazione, considerato il tempo nuvoloso che non invitava ad andare subito al
mare, ci siamo dirette a Polignano, il paese nativo di Domenico Modugno, dove ci
siamo fermate per tutta la giornata.
Abbiamo visitato il Centro storico e abbiamo pranzato in un ristorante
sul mare con spiaggia adiacente.Qui le acque del mare Adriatico erano più fredde
di quelle tirreniche ma comunque invitanti e perciò non abbiamo resistito e ci
siamo tuffate nella baia senza riserve, rimanendo per ore a sollazzarci
nell’acqua e a riscaldarci poi sulla spiaggia con i timidi e tiepidi raggi del
sole.
A sera eravamo già in viaggio per Alberobello.
Trovato i posti letti disponibili in un albergo nel Centro Antico della
città, dopo la doccia rinfrescante, abbiamo visitato il paese, rimandando il
giro per i trulli al giorno successivo.
Qui abbiamo
assistito al Festival internazionale dei
balli folkloristici -Città dei Trulli– giunto alla XXXI edizione, e ci
siamo letteralmente allietate con le
musiche, i canti e i balli popolari degli artisti sardi e rumeni. Abbiamo dovuto
ritirarci dopo poche ore per il freddo pungente che ci stava vessando nonostante
l’acquisto dello scialle di lana di fattura artigianale sotto al quale avevamo
cercato invano di
ripararci.
Al
mattino, la passeggiata per i trulli e l’acquisto dei souvenir da portare ai
nostri familiari…
... e
infine il ritorno.
Il
tutto per una vacanza breve ma di qualità.
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